Hobbes e la teoria dell'assolutismo politico

Introduzione: Lo stato assoluto

- una delle personalità più singolari del pensiero moderno
- vissuto in uno dei periodi instabili e sanguinosi - assertore convinto dell'assolutismo regio (concezione secondo cui al re per diritto divino spetta il potere assoluto)

- compie in prima persona l'esperienza dell'individualismo e dell'aggressività di cui l'animo umano è capace (dichiara di essere "il fratello gemello della paura")
- madre partorisce prematuramente per la paura dell'arrivo dell'Invincibile Armata (1588) = flotta militare approntata dal re di Spagna Filippo II nel 1587
- assiste ai fatti drammatici che colpiscono il suo paese, per esempio Rivoluzione Inglese (1628-1660; scontro tra Parlamento e sovrano, guerra civile nella quale Carlo I venne decapitato nel 1649)
- 1640 Hobbes abbandona la patria per timore che le sue idee filo-monarchiche potessero suscitare dure reazioni
- si rifugia in Francia, a Parigi - dopo 11 anni torna nel 1651 a Londra 

- situazione precedentemente vista indirizza il pensiero di Hobbes verso l'aspirazione alla pace
- perseguita tramite la certezza dell'applicazione delle leggi
- ha visione pessimistica dell'essere umano - egoista, avido e violento
- "homo homini lupus" = ogni uomo è lupo per l'altro uomo
- concezione negativa della natura umana - descrive l'uomo come un essere alla mercé del proprio interesse personale
- condizione di illimitata libertà = uomini sarebbero tutti uguali
- mira a elaborare una dottrina politica sulla cui base organizzare una comunità civile ordinata e pacifica
- sentimenti che governano l'animo umano = timore + debolezza + egoismo
- motivi per trasferire al sovrano ogni potere individuale, così da garantire pace e tranquillità

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Lo Stato di Natura

- l'uomo è un essere materiale (corporeo) + ragione (facoltà calcolatrice, mosso da desideri egoistici)
- individui non hanno un istinto "socievole" o "amorevole", ma il bisogno e il timore
- Stato di Natura - condizione antecedente alla formazione della società ("tutti contro tutti"; uno stadio dove l'uomo è solitario, brutale con vita misera e breve)
    - ognuno pensa alla propria sopravvivenza e autoconservazione (proprio bene viene prima)
- non esiste limitazione al diritto dell'individuo - tutti possono possedere, usare e godere di tutto
- sopraffazione reciproca - ognuno è nemico dell'altro, con priorità a prevenire le mosse e offendere gli altri prima di essere offesi
- non c'è spazio per lavoro, scienza e arte - frutti dell'ingegno umano sono esposti alla minaccia costituita dall'invidia e dall'avidità degli altri


L'esperienza dell'ostilità e del conflitto

- idee basato anche sulla sua esperienza personale e influenzate dal periodo all'interno del quale vive
- trae le sue conclusioni osservando anche l'esperienza di tutti i giorni - viaggiare con armi e accompagnati, chiudere a chiave tutte le porte durante la notte, chiudere oggetti di valore nelle cassaforte
- uomini però non sempre in conflitto tra loro
- guerre combattute con le armi non costituiscono la norma, tuttavia la vita degli uomini è costellata di misure atte a difendersi da possibili attacchi 


L'uscita dallo Stato di Natura e l'origine della società civile

- continua ragionamento seguendo procedimento rigorosamente deduttivo
- essendo lo stato di natura caratterizzato da ostilità che rischia di distruggere la natura umana, chi desidera continuare a vivere in tale situazione si contraddice, volendo allo stesso tempo la propria vita e la propria morte
- se uomini vogliono sopravvivere - evitare lotta indiscriminata del "tutti contro tutti"
- porre dei freni al proprio diritto soggettivo - arriva alla ragione naturale
- nasce quindi il bisogno di creare una società civile  - nasce grazie ad un compromesso tra gli individui 
- rinuncia al diritto naturale che predomina il desiderio di soddisfare solo i propri desideri
- la ragione suggerisce delle massime, ovvero delle leggi naturali
- in primo luogo secondo Hobbes la ricerca della pace
- seconda massima - ogni uomo deve rinunciare volentieri al proprio diritto su tutto, accontentandosi di avere la stessa quantità di libertà a confronto con altri
- una volta rinunciato  si verifica l'uscita dallo stato di natura - attraverso compromesso o patto tra tutti gli individui 
- da queste tre massime derivano tutte le altre leggi
- la giustizia, rispettare le regole stabilite
- uguaglianza, ogni uomo deve riconoscere l'altro come uguale
- chi non rispetta queste leggi deve sottomettersi alla sentenza di un terzo, il giudice, visto anche come "arbitro"


Il Patto di Unione e il Patto di Sottomissione

-leggi naturali - tutti sacrificano i propri diritti naturali, costituendo una società politica e civile
- stabilire un pactum unionis = Patto di Unione - consiste nel dirigere a uno stesso fine e al bene comune tutte le azioni
- non è sufficiente - convergenza di molte volontà verso un solo scopo non basta per garantire una situazione sicura e stabile
- necessario far qualcosa di più, una volta raggiunto un accordo + costretti a non recedere da tale patto, ad esempio nel caso in cui il bene collettivo andasse contro il proprio bene personale

- confronto di Hobbes con api e formiche - si associano per istinto
- uomini sono costantemente in competizione per onore e dignità, tra gli uomini quindi sorge invidia e odio
- animali = bene comune non è separato dal bene individuale (sempre vantaggio collettivo)
- uomini = bene individuale contrasta quasi sempre il benessere comune
- esseri umani però sono dotati di ragione e linguaggio - possono criticare e comunicare (idee contrario ad altri)
- accordo tra api/formiche è naturale, mentre tra uomini è artificiale stabilito mediante un patto/accordo

- oltre al patto di unione sia richiesta qualcos'altro, per rendere accordo costante e duraturo
- pactum subiectionis = Patto di Sottomissione - gli uomini conferiscono tutto il proprio diritto e la propria forza a un singolo o ad un'assemblea - ridurre diversi voleri in una sola volontà
- diventa più di un semplice accordo - reale unificazione in una medesima persona, mezzo di un patto di ogni uomo con ogni uomo
- porre a quest'uomo o assemblea l'autorizzazione di tutte le sue azioni 



Il Leviatano 

- potere assoluto = forma di potere che non ha limitazione esterna
- allo stato assoluto il filosofo dà il nome di Leviatano = mostro marino di cui si parla nel libro di Giobbe nell'Antico Testamento (simboleggia la potenza dei faraoni d'Egitto)
- creatura terribile e mostruosa, la più temibile 
- tale denominazione deriva dal fatto che secondo Hobbes il potere sovrano è immenso, essendo una concentrazione di tutti i poteri nelle mani di una sola persona
        - autorità = sovrano
        - sottomessi = sudditi 
- si può raggiungere tale ruolo di sovrano in due modi
1) impiego della forza: ad esempio un padre che impone la sua autorità ai figli, punendoli nel caso in cui non rispettassero la sua volontà; risparmiare il nemico in battaglia per sottometterlo al proprio potere (Stato per autorità, patriarcale o dispotico)
2) accordo tra le persone: si assoggettano volontariamente a un'autorità, garantendo la propria sopravvivenza e autoconservazione (Stato politico o istituzionale)
- Hobbes però di concentra sul concetto di giusnaturalismo moderno, che ha come punto di forza il passaggio dallo stato di natura allo stato civile mediante un patto



La monarchia come migliore forma di governo

- la persona giuridica del sovrano possa essere rappresentata da un solo uomo (monarchia), un gruppo di uomini (aristocrazia) o un assemblea (democrazia)
- altre forme di governo non sono possibili/fattibili
- Hobbes espone una preferenza per la monarchia e porta tesi e argomentazioni valide 
1) non c'è motivo di credere che il re agisca per il proprio interesse: nessun re può essere felice della povertà e dall'insicurezza dei sudditi
2) il re può prendere le sue decisioni in totale segretezza: nei gruppi più numerosi le "fughe di notizie" sono inevitabili (informazioni possono raggiungere il popolo e provocare dissensi)
3) motivo decisivo, il monarca non può dissentire da se stesso, spinto da invidia o interesse: ci possono però essere degli inconvenienti come favoritismi, oppure a governare potrebbe essere una persona non idonea che poi avrà bisogno dell'aiuto di un tutore per svolgere temporaneamente le funzioni del sovrano legittimo




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