Leibniz e la metafisica delle monadi

L'Universo come organismo vivente

- Leibniz - personalità versatile e piena di interessi, dalla logica alla matematica
- nasce a Lipsia nel 1646 
- nel 1666 si laurea ad Altdorf vicino a Norimberga, dove intraprende nel 1667 la carriera politica
- tra il 1672 e il 1676 si stabilisce a Parigi
- nel 1676 prende servizio alla corte di Hannover, città in cui, dopo vari viaggi e incarichi politici, muore nel 1716

- prodigò per la pace tra i popoli e le religioni - idea dell'armonia universale (cifra di tutto il suo sistema filosofico)
- insoddisfazione per il meccanicismo dominante in quel tempo
- fin da giovane si interessò alla filosofia, che lui vedeva come una difesa della fede in Dio, andando contro la tendenza atea della scienza (che cercava di spiegare tutto meccanicamente facendo a meno di Dio)
- pensava che la scienza avesse condotto Hobbes all'empietà = sostenere l'impossibilità della dimostrazione razionale di Dio e dell'anima
- filosofia - serve a rafforzare la fede, per questo Leibniz si applica allo studio della natura (struttura dei corpi)

- meccanicismo non consente una conoscenza adeguata ed esauriente del mondo - volto interno come un giardino pieno di vita
- progetto leibniziano = reinterpretare i risultati della scienza moderna in una prospettiva che mostri i fini dell'universo (perché esiste qualcosa, perché esiste il nostro mondo e non un altro, ...), tenendo conto del senso generale, fisico, umano e morale della realtà
- critica metodo scientifico e riporta in primo piano il problema metafisico delle cause finali
- opera un'inversione di tendenza rispetto a Galileo, Bacone, Cartesio e Spinoza + interpreta l'universo fisico muovendo dal mondo umano

- tutti gli scritti di Leibniz nascono da occasioni contingenti e dal bisogno di risolvere problemi di ordine pratico
- adopera la lingua francese (ai tempi ritenuta lingua universale) per chiarire i temi fondamentali del dibattito culturale del tempo
- riscontro di una vocazione illuministica, soprattutto per la riorganizzazione politico-culturale dell'Europa
- dedica tutta la sua vita al progetto di conciliazione religiosa 
- oltre a universalismo e conciliazione - tenta di creare una lingua universale formata da segni simbolici corrispondenti ai concetti elementari o primitivi
- sperava di superare le incomprensioni tra i dotti - ambiguità del linguaggio naturale

- i suoi ultimi anni furono tristi e duri - sofferente costretto all'inattività, morì in solitudine 
- ai suoi funerali andarono solo il segretario e il suo primo biografo


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La metafisica delle monadi

- sistema leibniziano = idea secondo cui il nostro è il migliore di tutti i mondi possibili
- non è né unico né necessario - costituisce uno dei tanti mondi che Dio avrebbe potuto creare
- Dio non poteva creare un mondo prefetto - sarebbe stato identico a lui stesso, però ha scelto il meglio secondo ragione
- l'importanza delle cause finali nell'interpretazione dei fenomeni fisici
- Dio quando agisce si propone sempre un fine = il bene
- cause finali = idea secondo cui le cose esistono per uno scopo 
- Leibniz è d'accordo, mentre altri filosofi no (Galileo, Cartesio, Spinoza e Hobbes)
- Dio non fa nulla a caso - ha una causa finale come sua origine in vista del bene 

La concezione dinamica e finalistica della realtà

- critica la legge cartesiana della conservazione della medesima quantità di movimento 
- ciò che si conserva nel creato = quantità complessiva della "forza viva" o energia cinetica (principio originario di carattere metafisico
- Leibniz non nega del tutto il meccanicismo - lo concilia con una prospettiva metafisica
- se in natura tutto è materia e movimento, allora è vero anche che esiste una dimensione ulteriore di natura incorporea e spirituale di cui l'estensione e il movimento non sono che manifestazioni sensibili, mere apparenze "fenomeniche"

Le sostanze individuali o "monadi"

- recupera l'antico concetto di sostanza - centro originario di attività
- nel mondo ci sono infinite sostanze individuali, ciascuna diversa dalle altre
- "identità degli indiscernibili" = due cose che appaiono del tutto indistinguibili in realtà non lo sono veramente - presentano differenze (senno Dio non le avrebbe create come due entità separate)
- sostanze individuali = monade ("ciò che è uno, unico, semplice")
- sono elementi costitutivi ultimi e indivisibili del reale 
- "atomi spirituali" - dotate di energia, creatività e capacità produttiva
- centri di forza semplice (indivisibili) + immateriali + privi di estensione (non possiede forza)
- non possono disgregarsi per cause naturali - annientate solo dal loro creatore
- ogni monade è un'entità in sé completa e autosufficiente
- chiusa in sé stessa - no modifica o alterazione 
- il loro sviluppo avviene come la realizzazione di una potenzialità originaria - non necessità di alcun intervento o influenza esterna

L'attività rappresentativa delle monadi 

- ogni monade è dotata di attività rappresentativa - senza aprirsi coglie in sé le altre monadi
- contiene la molteplicità delle altre monadi quale suo oggetto rappresentativo (come la mente umana possiede una ricchezza infinita di contenuti)
- centro attivo di rappresentazione del mondo - specchio vivente dell'universo, ha in sé la rappresentazione del tutto
- "microcosmo" / "una piccola divinità"
- il mondo non è una realtà unica e sostanziale ma il frutto delle infinite e inesauribili prospettive che di esso ogni singola monade può percepire 

I gradi della percezione e la materia

- riconosce che l'attività percettiva o rappresentativa che attribuisce alle monadi non è da intendersi come un'attività consapevole
- tutte le monadi hanno capacità di percepire - solo quelle "superiori" sono anche in grado di appercepire (= diventare coscienti di tale attività)
- percezione = stato interiore della monade che si rappresenta le cose esterne
- appercezione = la coscienza o conoscenza riflessa di quello stato interno
- piccole percezioni = rappresentazioni confuse e generiche 
- riconduce la materia prima - quella parte che si oppone alla sua attività
- riconosce la materia seconda - ogni ente inteso come aggregato di monadi 

La gerarchia delle monadi 

- varie monadi divise in tre categorie 
1) quelle del tutto prive di coscienza 
2) gli animali - dotati di anima ma in cui la coscienza del percepire si accompagna solo alla memoria
3) gli spiriti superiori (gli uomini) - possiedono la consapevolezza della propria identità 
- animali e uomini sono materia seconda - aggregati di monadi coordinate da una monade dominante, ovvero l'anima
- in tutte le monadi è possibili riconoscere un grado maggiore o minore - solo Dio è perfetta chiarezza e attività 



L'armonia prestabilita

- tutto risulta pervaso dalla vita e dallo spirito - in ogni monade esiste una qualche attività rappresentativa che diventa sempre più elevata e consapevole 
- universo appare come grande organismo animato - composto da miriade di organismi inferiori
- universo policentrico (= non ha un solo centro) - un'infinita varietà di "punti di vista" o angoli prospettici
- teoria che potrebbe sembrare disordine che mal si conciliava con l'infinita saggezza insita nel divino creato
- nell'universo tutto è al proprio posto in modo sapientemente armonico
- armonia prestabilita = accordo stabilito tra Dio e le monadi, con il quale Dio conferisce alle monadi una caratteristica specifica - agli eventi che si verificano nel percorso di una monade corrispondono eventi analoghi in un'altra
- Dio come orologiaio - costruisce orologi creando tra loro sintonia e armonia non modificandoli più e senza regolarli o ripararli
- quindi Dio ha meravigliosamente organizzato le monadi 
- analogamente si può pensare alla relazione tra anima e corpo (anche se seguono leggi proprie e non possono interferire l'una con l'altra, essi agiscono in armonia 
- Dio quindi è un grande matematico che calcola tutto ciò che verrà all'esistenza  


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