Il pensiero dei Philosophes

Voltaire

Lo spirito critico e la concezione religiosa

- combatte per la libertà di pensiero, la tolleranza, la pace, l'abolizione dell'ingiustizia, la felicità umana
- in Inghilterra apprende le idee di Locke e Newton (scappa da Parigi)
- opere considerate frivole e immorali - da bruciare per non diffonderle
- assunse come suo principale bersaglio polemico la Chiesa cattolica - voleva eliminarne i pregiudizi e superstizioni
- credeva in Dio (non era ateo o miscredente) - Dio non ha il volto di una persona crudele con la minaccia della pena dell'Inferno 
- religione non deve suscitare paure e sensi di colpa ma insegnare l'amore e la pace
- posizione coerente con il deismo (pensiero religioso fondato su poche verità razionali accettabili da tutti gli uomini)
- l'uomo può sapere con certezza che Dio esiste - l'esistenza di un essere superiori come autore di tutto

La critica dell'ottimismo e l'accettazione della condizione umana

- visione non è semplicisticamente ottimistica - non si può evitare di constatare che esiste il male 
- critica l'ottimismo di molti pensatori 
- sostiene non sia possibile risolvere il problema del male con gli strumenti limitati dell'intelletto
- contradizione insolubile - l'uomo non può che riconoscere la propria debolezza e impotenza e accettare la propria condizione
- vede l'uomo per quello che effettivamente è - un essere debole e limitato ma che può ottenere la serenità e la felicità (liberandosi dalle paure indotte dalle religioni)
- conduce una lotta incessante contro i pregiudizi che ostacolano la ragione 

"Che tutto sia un bene è un illusione, ma anche che tutto un giorno potrebbe esserlo, questa è la speranza a cui non si deve rinunciare"

- nessuno possiede la verità assoluta - tutti impotenti, e questo ci rende tutti uguali 
- significa che dobbiamo ascoltare la ragione degli altri 



Jean-Antoine-Nicolas Critat, Condorcet 

- il primo che formula concretamente una teoria del concetto di "progresso" (come lo spirito umano tende a un continuo e indefinito perfezionamento)
- cammino dell'umanità può superare periodi di decadenza e può continuare a perfezionarsi in quanto nessuno potrà mai fissare dei limiti
- il percorso alla perfezione non trova altro termine se non quello della durata temporale stessa del mondo
- progresso spirituale può condurre l'uomo alla massima felicità
- tono ottimistico si basa sulla riflessione degli esiti positivi della Rivoluzione americana e francese
- questa visione + elevazione dallo stato selvaggio a quello civile = induce a pensare che il genere umano non potrà ritornare in una condizione di barbarie
- sottolinea che tante nazioni e popoli vivono ancora nei pregiudizi, ignoranza e schiavitù 
- attribuisce tre obbiettivi alla politica:
        1. eliminazione della disuguaglianze tra nazioni
        2. conseguimento dell'uguaglianza all'interno di un popolo stesso
        3. reale perfezionamento dell'uomo 
- futuro comporterà miglioramenti sua per la vita pratica sia per la vita morale - cercare di allungare la durata dell'esistenza
- ipotizza un mondo senza guerra - abbandono della politica coloniale e ad una più equa distribuzione della ricchezza tra gli uomini
- quindi il progresso è influenzato dal comportamento e la condotta degli uomini e dei governi



Charles-Luois de Secondat, Montesquieu

Lo spirito delle leggi

- riflessione sulla libertà civile e politica 
- rimase affascinato dal sistema politico inglese
- tratta lo "spirito delle leggi" = rapporto che lega le leggi di uno Stato e l'insieme dei fattori morali, storici, religiosi, fisici, ambientali ecc. del popolo a cui sono rivolte
- focus non è quindi il "corpo" ma lo "spirito"
- intento: ricercare le cause generali che presiedono allo sviluppo delle istituzioni socio-politiche (natura e principio delle forme di governo)
- "natura": struttura del governo e alla sua articolazione interna (chi detiene il potere)
- "principio": virtù morale e passioni che formano il presupposto delle condizioni di sopravvivenza

Le tre forme di governo

- tre forme di governo: repubblicano, monarchico, dispotico
- repubblicano - potere detenuto da più persone 
- monarchico - potere esercitato da una sola persona vincolata dalle leggi
- dispotico - potere detenuto da un solo in modo arbitrario e tirannico
- condanna forma dispotica in quanto in essa vengono soppresse le fondamentali libertà dei cittadini + clima di intimidazione e paura
- più propenso alla monarchia costituzionale = governo monarchico moderato dalla presenza della Costituzione 
- non si può però stabilire in estratto quale sia la migliore forma di governo per un determinato paese
- come detto in precedenza ci sono diversi fattori che influenza la migliore forma (dal clima agli usi e costumi) -le condizioni necessarie perché un determinato ordinamento giuridico possa svilupparsi e mantenersi (spirito delle leggi)
- principio animatore di ogni forma di governo per Montesquieu:
        - repubblica = virtù 
        - monarchia = onore
        - dispotismo = paura
- questi non sono elementi "necessari" ma piuttosto l'esigenza ideale che ne garantisce la sopravvivenza 
- governi tirannici si basano sull'intimidazione dei sudditi / monarchie l'onore si basa sul prestigio di chi detiene il potere, riconosciuto come degno di stima e ammirazione / repubblica il potere è affidato al popolo che fa le leggi, così che se le persone non sono dotate di virtù le norme non possono essere ingiuste o inadeguate
- nel disordine è facile che qualcuno ne approfitti e imponga con la forza i propri interessi personali 

La separazione dei poteri

- separazione dei poteri - è necessario che "il potere delimiti il potere"
- tre specie di potere:
        1. potere legislativo = fare le leggi, modificarle o abrogarle
        2. potere esecutivo = far rispettare le leggi, sicurezza, pace
        3. potere giudiziario = punire chi contravviene alle leggi



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